domenica, dicembre 31, 2006

dunque dunque...

Credo che tutti vi siate accorti che oggi è l'ultimo giorno dell'anno... momento di bilanci... che però non ho voglia di fare... quindi per il momento vi auguro un buon anno e non scordate le tradizioni... quindi....
-mangiate tante LENTICCHIE che portano ricchezza (alcune tradizioni dicono che per la ricchezza bisogna mangiare anche l'uva passa.. quindi magari qualche chicco di sfuggita.... senza farvi vedere dagli altri....perché... chi mangia l'uva per Capodanno conta i quattrini tutto l'anno... sagezza popolare!)
- non scordate l'abbinamento con lo ZAMPONE o con il COTECHINO... maiale...abbondanza...
abbastanza immediato...
-ci dovrebbe sempre essere il VISCHIO che manda via gli spiriti maligni.. dunque fuori dalla porta un bel mazzetto non guasta
-non vi scordate, alla mezzanotte, di lanciare i COCCI fuori dalle finestre.... manda via il male accumulato durante l'anno... io non rischierei
-e, insieme ai cocci, non possono mancare i BOTTI, che scacciano sempre i soliti spiriti maligni....e non dite di aver già messo il vischio.. uno non li fa entrare dalla porta... gli altri dalle finestre.... tutto vi devo dire!!!
- qualche FICO SECCO e DATTERO...per non farsi mancare le dolcezze...
-mi raccomando non dimenticate i PROPOSITI per l'anno nuovo, che vanno sempre fatti... anche se poi non li si mantiene mai (non mi venite a dire che ne avete mantenuto qualcuno che non ci credo!)
- ah! ...e poi ricordate che quello che farete il primo giorno dell'anno lo farete tutto l'anno...

BUON ANNO A TUTTI

Aria

giovedì, dicembre 28, 2006

mercoledì, dicembre 27, 2006

Calabria... saudita!





immaginate questo paesaggio aspro... senza i suoi mostri di cemento... ...





A parte queste solite considerazioni sulla quantità di cemento spalmato sulle montagne e sul numero sempre maggiore di castagni tagliati... volete veramente il resoconoto di questa quattro giorni calabra?...
ok... la discesa... in intercity plus.. (plus solo nella prenotazione obbligatoria!)... io e mia sorella abbiamo avuto la fortuna di trovare un posticino a sedere nel corridoio... c'è chi se l'è fatta tutta in piedi... la compagnia è stata varia, come in tutti i viaggi al sud... incrocio immancabile (come ben sa Alice) di un ragazzo dell'università... famigliola di migranti composta da padre, madre, tre ragazzini e 20 (dico 20) tra valige, valigette e valigiucole!...altri migranti che rientrano solitari a casa per natale...tanti fuorisede che riscendono carichi di pacchettini... scene tante volte viste ed immaginate..
Arrivo alla stazione di "lamezia terme centrale"... ... incrocio di genitori... ... arrivo a Serrastretta... ... ah già!..mi ero scordata che la sera del 23 c'era la mega cena con tutti i parenti per festeggiare i miei 23 anni e i 90 della mia zia... non ero pronta psicologiacamente...ma non credo che sarò mai pronta per questo...
Cena con miliardi di portate.. troppo anche per i miei "cugini-divoratori di pranzi" con finale di pandoro farcito da panna e cioccolato a strati... e brindisi alle festeggiate... ... ... ok! il mio imbarazzo è arrivato alle stelle...spero solo che il filmato che ha fatto Antonio non esca dalla cerchia dei parenti più stretti... che saranno solo una trentina (?)...
I giorni successivi sono passati come molte volte a serrastretta...mille ore di sonno... preparazione di pranzi... ... tante ore di lettura... ... qualche passeggiata in paese (con annessa scansione visiva al suon di "tu da chi stai?? o.. di chi sei parente???"... preparazione di cene... ... parentato in visita..questa volta neanche troppo...
Serrastretta è sempre uguale e sempre diversa... le persone sono sempre quelle, ma il numero della case aumenta... mah!... i misteri della matematica calabra..

mercoledì, dicembre 20, 2006

ehmmm...

dallo stato degli occhiali dopo la giornata/serata a fare un plastico al 20 potete immaginare come ero ridotta io... e, degna conclusione, non ho fatto neanche revisione...grrrrr

venerdì, dicembre 15, 2006

...alba...

Ah!...questa era per voi.... l'alba di questa mattina era proprio bella...
....Aria....
QUALCUNO VUOLE AGGIUNGERE IL CARICO DA 100??????

mercoledì, dicembre 13, 2006

bon bah...

Perido strano... vecchi esami... nuove conoscenze... vecchi difetti... nuove strade... vecchie incertezze... sorprese, magoni, e senso di soffocamento.... blerk... ma che periodo!
Io ed il non saper dove sbattere la testa... sempre io... magone perenne magone... ma esisteranno mai queste "farfalle nello stomaco"???
???Aria???

lunedì, dicembre 11, 2006

Eugenio Scalfari...

Chi non ama i diversi non è cristiano

Il fatto nuovo e rilevante di questi giorni è l'accordo tra il governo e la sua maggioranza, per una volta unanime, sul tema delle coppie di fatto. Dopo molti mesi durante i quali i problemi dell'economia e della fiscalità hanno interamente occupato la scena suscitando non piccola confusione ed eccitando egoismi corporativi che hanno messo a rischio ogni sentimento di solidarietà sociale e ogni visione di interesse generale, finalmente si sono cominciate ad affrontare questioni eticamente sensibili.

Sarò magari un laicista vituperando, di quelli contro i quali il Papa non cessa di lanciare ogni giorno il suo monotono anatema, ma a me pare che quell'accordo sulle coppie di fatto rappresenti una svolta positiva della quale si sentiva urgente bisogno. Tanto più positiva in quanto è stata voluta e sottoscritta anche da cattolici militanti di sicuri sentimenti democratici, che professano allo stesso tempo rispettosa attenzione ai valori della loro religione e a quelli altrettanto onorandi della Costituzione repubblicana, alla dignità della famiglia e ai diritti indiscutibili degli individui, al magistero della Chiesa e all'autonoma sovranità dello Stato.

L'accordo sulle coppie di fatto ha suscitato consensi e dissensi di vario tipo e colore. C'è chi l'ha giudicato un pericoloso arretramento dal punto di vista laico, chi una forzatura irritante e controproducente rispetto alla lenta evoluzione del costume e chi vi ha visto addirittura la mano del diavolo col suo puzzo di zolfo e le impronte del suo piede caprino.

Tralascio per il momento quest'ultimo tipo di reazione sul quale bisognerà tuttavia tornare perché coinvolge anche forze politiche di notevole rilievo. Prima conviene infatti esaminare il contenuto e il senso politico di quest'accordo e dell'ordine del giorno che lo contiene, votato all'unanimità dal gruppo senatoriale del centrosinistra e accolto all'unanimità dal governo nel quale siedono i rappresentanti di tutta l'Unione.
***
L'accordo prevede che entro il 31 gennaio sia presentato un disegno di legge sulle coppie di fatto nel quale vengano riconosciuti i diritti degli individui che abbiano deciso di vivere insieme stabilmente ma al di fuori del vincolo matrimoniale. Questi diritti riguardano aspetti rilevanti della convivenza, dall'assistenza reciproca tra i conviventi alle decisioni da prendere in casi di malattie di uno di essi, alla successione ereditaria, alla reversibilità della pensione, al pagamento degli alimenti in caso di separazione, all'uso comune dell'abitazione, ai diritti e doveri verso i figli e la loro educazione. Insomma tutti gli aspetti che configurano i rapporti interpersonali di una convivenza duratura, quale che sia l'età la razza la religione e il sesso dei due conviventi.

Questi i principi e i temi sui quali dovrà applicarsi la normativa della legge; il termine tassativamente indicato è, come s'è detto, quello del 31 gennaio 2007; il ministro incaricato di redigere il testo è la Pollastrini di concerto con la Bindi, ministro della Famiglia. Il Consiglio dei ministri, entro quella data, dovrà discutere e approvare il testo trasmettendolo poi al Parlamento per la sua trasformazione in legge dello Stato. I gruppi parlamentari dell'Unione sono tenuti a votare quel testo sulle cui finalità hanno già dato unanime e favorevole parere.

A me pare, da vecchio e vituperato laicista, che si tratti di un ottimo accordo né mi sembra possa essere criticato lo stralcio d'un articolo della Finanziaria sulla fiscalità successoria che il governo ha ritirato per reinserirlo più coerentemente nel disegno di legge in questione.

Capisco che i laicisti "arrabbiati" temano che il disegno di legge sia stravolto nel suo iter parlamentare sicché le componenti cattoliche del centrosinistra abbiano sottoscritto l'accordo incrociando nascostamente le dita per tradire poi la parola data nel momento conclusivo. Li capisco perché i laici di analoghe delusioni ne hanno sofferte non poche. Penso però che in questo caso il gioco valga la candela. Per due motivi importanti: è stato deciso di presentare una legge sulle coppie di fatto e non di considerarle vincolate soltanto da un semplice contratto privato; si è deciso altresì all'unanimità che la legge e le sue norme regolino tutti i tipi di convivenza indipendentemente dal sesso dei conviventi, riguardino cioè eterosessuali e omosessuali. L'unanimità raggiunta su questi due punti è essenziale. È chiaro che se qualcuna delle forze politiche si ritirasse dall'accordo già sottoscritto - obbedendo agli anatemi lanciati anche ieri dall'Osservatore Romano - ciò segnerebbe la fine dell'Unione e del governo che ne è l'espressione.

* * *
Perché la Chiesa cattolica dovrebbe opporsi ad una legge ispirata a questi principi? Perché non dovrebbe considerarla anzi come parte integrante e conforme al messaggio che emana dalla predicazione evangelica? Non è la tutela dei diritti individuali uno dei cardini di quel messaggio? Non è il rispetto della persona e la sua dignità? Non è l'includere una finalità dell'amore del prossimo e l'escludere un vero e proprio peccato di egoismo e di superbia? Non fu Gesù di Nazareth a salvare la peccatrice, a riscattare gli schiavi, ad amare i diversi e i deboli? Non è l'amore del prossimo ad aver reso grande il Cristianesimo e affidabili i veri cristiani anche da parte di chi non ne condivide la fede?
Ho letto ieri sulle pagine di Repubblica l'intervista di Ferzan Ozpetek, il regista di Fate ignoranti che pone, appunto, queste domande. Le condivido in pieno e penso che dovrebbero condividerle tutti i cristiani e tutti i cattolici. In particolare - e non si dica che è un paradosso - la gerarchia, i vescovi successori degli apostoli, il Papa vicario di Cristo. Dov'è l'amore? Dov'è l'inclusione? Dov'è la pietà?

I sacerdoti con cura di anime dovrebbero far sentire la loro voce su temi così coinvolgenti che arrivano nell'intimo della carne e dell'anima. Il laicato cattolico dovrebbe parlare e agire nella propria autonomia per il bene della Chiesa. Dov'è il coraggio cristiano per la difesa del prossimo?

S'invoca la famiglia, ma una legge equa sulla convivenza non mette a repentaglio alcuna famiglia. Io non credo che le famiglie in quanto tali si sentano in pericolo per la convivenza in quanto tale. Non credo che esista un problema di supremazia sociale tra famiglia e convivenza, tanto più di fronte ad una legge che non pretende di parificare quei due istituti. Non credo che i figli nati o comunque esistenti all'interno d'una convivenza debbano suscitare affetti e diritti minori dei figli nati all'interno d'una famiglia. E perciò pur non essendo cristiano ma apprezzando, rispettando e ammirando il messaggio evangelico, resto stupefatto e dolorosamente colpito dall'egoismo e dalla superbia e dalla sfrontata certezza con cui la gerarchia e coloro che ne seguono le prescrizioni si schierano in battaglia contro il riconoscimento d'un fatto che esiste, è un prodotto d'amore e che è ispirazione del diavolo voler cancellare, disconoscere, discriminare, punire.

* * *
Benedetto XVI parlando ieri ai giuristi cattolici ha pronunciato parole e concetti in gran parte già noti, sui quali ormai ritorna con insistenza.

Ha detto che la religione non può più esser considerata un fatto privato ma ha diritto di esprimersi nello spazio pubblico. Nessun laico dotato di ragione ragionante contesta questa affermazione cui anche di recente il presidente della Repubblica italiana, dichiaratamente non credente, ha dato il suo autorevole avallo.
Ha detto che la religione in quanto Chiesa organizzata e corpo visibile, ha il diritto di propagandare la (sua) verità in tutti i domini dell'etica ed anche della politica laddove essa incrocia temi eticamente sensibili. Nessuno contesta questa sua affermazione. Noi, laicisti vituperati, non solo non impediamo (non lo potremmo e non lo vogliamo) ma anzi desideriamo che la Chiesa parli e i cattolici si esprimano. Ci stupiamo anzi del loro silenzio ostile e del silenzio altrettanto ostile della gerarchia e del clero che cura (dovrebbe curare) le anime per il silenzio e l'ostilità contro i conviventi. Contro i diversi. Non sono anch'essi da considerare figli dell'unico Dio? C'è un'inquietante e ottusa mancanza di amore in questa brutale crociata indetta dalla gerarchia, che mette in dubbio l'autenticità del messaggio cristiano e rischia di trasformarlo in un fondamentalismo della peggiore specie.
Di questo noi non credenti ci rammarichiamo; in questo, lo ripeto, vediamo un peccato mortale di superbia e di orgoglio, una lacuna d'amore, una ferita profonda di quel messaggio che Gesù lasciò come retaggio ai suoi discepoli.

Mi stupisce che questo messaggio così platealmente tradito venga fatto proprio da cattolici che dicono d'esser pervasi dalla fede ancorché l'abbiano a loro volta tradita nei comportamenti della loro vita privata. L'hanno tradita in nome dell'amore e non saremo certo noi laici a censurarli. Tutt'altro. Ma non comprendiamo perché l'amore che li ha ispirati sia da essi stessi negato a tutti gli altri simili a loro. Questo sì, resta incomprensibile a meno di non pensare che la convenienza politica li accechi e getti polvere nei loro occhi.

Così ho ascoltato con stupore l'anatema di Pier Ferdinando Casini contro ogni legge che si occupi delle coppie di fatto e in particolare contro le coppie di fatto omosessuali. Quasi che l'omosessuale sia un reietto, un individuo residuale, una fonte di male per definizione, un aborto biologico da isolare. E tutt'al più da curare e redimere biologicamente.

È questo il preteso leader dei moderati e anzi dei liberali moderati? Se non mi trattenesse la tolleranza che è propria molto più dei laici che non dei cattolici ossessionati, pensando a personaggi che fanno della lotta alla convivenza uno slogan per una vergognosa crociata reazionaria direi "libera nos a diabolo". Non è con questo tipo di fedeli che la religione entrerà in contatto con la modernità e arginerà la secolarizzazione. Non è odiando l'amore diverso che si possa diffondere amore, perché l'amore non sopporta aggettivi come non li sopporta la libertà. L'amore è uno, è un sentimento ineffabile, nasce come e dove nasce e va sempre rispettato. Così come la persona. Avete combattuto per secoli, voi cattolici, contro lo schematismo dei manichei. State dunque attenti a non resuscitarlo nella vostra stessa anima, della quale forse dovreste avere maggior cura.
Post scriptum

Il ministro Livia Turco visiterà nei prossimi giorni Welby che invoca la morte dalla gabbia di dolore in cui da anni è rinchiuso. L'iniziativa del ministro è apprezzabile.

La Turco ha chiesto all'Istituto di Sanità di sapere se la situazione di Welby rientra nella fattispecie dell'accanimento terapeutico o in quella dell'eutanasia. Conoscere prima di decidere. Anche questo è apprezzabile. Ma il ministro Livia Turco ha detto che quando il responso del Consiglio superiore di sanità sarà dato e risultasse conforme ai desideri del paziente Welby, vedrà se sia il caso di proporre al Parlamento una legge in proposito.

Questo, onorevole ministro, non è affatto apprezzabile. È un atteggiamento da Ponzio Pilato. È furbesco, è ipocrita. Non è degno della sua integrità e onestà morale. È un tradimento della politica nel senso alto del termine. Se questo è il suo pensiero si risparmi quella visita al letto di un ammalato ingabbiato e torturato. Sarebbe solo un'esibizione umiliante per lei e una nuova pena per la vittima.

(10 dicembre 2006)


Non sono d'accordo con tutto quello che dice Scalfari...soprattutto sul non intendere la religione legata alla sola sfera privata...ma so di essere in Italia...e poi comunque è un ottimo spunto per la riflessione...
buona giornata
Arianna