venerdì, maggio 02, 2008

...buon vecchio idrogeno... sarà arrivato il tuo momento???????

Arezzo, l' energia del futuro arriva dai tubi sottoterra

i preziosi L' idrogeno viene utilizzato dalle aziende orafe assieme ad azoto ed ossigeno per le loro specifiche lavorazioni di oggetti in oro e di preziosi la luce L' idrogenodotto trasporterà alla azienda orafe idrogeno sufficiente anche ad illuminare e, in parte, riscaldare e raffreddare gli stabilimenti Il primo idrogenodotto al mondo in area urbana debutterà ad Arezzo entro la fine dell' anno, al massimo nei primi mesi del 2008, mancano solo le ultime autorizzazioni. Si tratta di una tubatura sotterranea, già posata nei mesi scorsi e analoga a quelle dell' acqua e del gas metano, che trasporta invece l' energia del futuro. Per ora è solo un chilometro di tubi da 6-8 centimetri, nei quali l' idrogeno viaggia da un deposito verso quattro aziende orafe in località San Zeno, la Mgz, la Falco, la Treemme e la Co. Ar, che utilizzano l' energia pulita per le loro lavorazioni specifiche, ma anche per dare luce, riscaldare l' azienda, presto generare aria condizionata. La piccola cooperativa che ha ideato l' idrogenodotto di Arezzo - che si chiama Fabbrica del Sole, occupa una decina di persone e ha saputo catalizzare intorno a questo progetto pilota attenzioni e collaborazioni di primo livello - scommette però sul futuro sviluppo della rete. Non solo ad Arezzo. «Con l' attuale andamento del prezzo del petrolio pensiamo che nel giro di cinque anni al massimo l' idrogeno diventerà vettore energetico concorrenziale al metano» dice Paolo Fulini, che assieme al presidente della cooperativa Emiliano Cecchini ha presentato in questi giorni la rete di Arezzo alla Fiera Campionaria di Milano. Al progetto pilota di Arezzo hanno fin dall' inizio collaborato con la Fabbrica del Sole la Sapio srl, l' Arcotronics e l' Enea, poi si sono accodate Coingas, Regione Toscana, Comune e Provincia di Arezzo, Assindustria, Cna e Confartigianato. Obiettivo sperimentale, dunque, quello di servire le aziende orafe aretine che utilizzano l' idrogeno insieme all' ossigeno e all' azoto per le lavorazioni dei preziosi. Le quattro aziende che si sono attaccate alla nuova tubatura, finora ricevevano a domicilio l' idrogeno in bombola. Adesso dovranno semplicemente aprire un rubinetto della conduttura comune. «Risparmieranno diversi soldi» dice Fulini. A sua volta la baia di stoccaggio che alimenta l' idrogenodotto è rifornita una volta a settimana da un carro bombolaio, ma in parte produce in proprio l' idrogeno grazie all' Hidrolab, ovvero un laboratorio per il monitoraggio, la ricerca e lo sviluppo delle energie rinnovabili completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Ed è sullo sviluppo di questa struttura che poggiano le speranze di futura produzione autonoma, sul posto, di energia pulita, senza più trasporti via gomma. La Fabbrica del Sole progetta di posare accanto alle tubature dell' idrogenodotto anche la fibra ottica nell' ambito di un progetto di cablatura. Così le informazioni viaggeranno assieme al vettore di energia. - MAURIZIO BOLOGNI

la fabbrica del sole

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